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Mandorle Pralinate. Dolce della tradizione italiana

Le mandorle pralinate pugliesi, chiamate in gergo locale “mandorle atterrate” sono uno snack dolce irresistibile. In generale queste mandorle ricoperte di zucchero sono realizzate in tutta Italia come “addormenta suocera” o “sassi D’Abruzzo”. In genere le mandorle pralinate vengono servite a fine pasto, con il caffè e sono davvero belle da presentare in tavola per il loro colore particolare.

Noi di Donna Francesca prepariamo le mandorle pralinate sono con le nostre mandorle sguciate e zucchero. Esiste in Puglia anche una variante di questa ricetta a base di mandorle tostate e cioccolato fuso. Basta mescolare tutto insieme e poi realizzare dei piccoli mucchietti da lasciar raffreddare all’interno di pirottini di carta bianchi o colorati. Potete vedere il video della ricetta realizzata da noi cliccando qui mandorle e cioccolato.

Prepariamo le mandorle pralinate tutto l’anno ma nella tradizione italiana, soprattutto quella centro-meridionale, queste mandorle vengono preparate durante il periodo che precede le festività natalizie e subito dopo. La ricetta è molto semplice ma ognuno ha i suoi segreti: tempo di cottura, quantità di zucchero…ogni ricetta è differente! Le mandorle vengono cotte nello zucchero fino a farle glassare. Una volta raffreddate diventano più dure, ecco perchè assomigliano a piccolini sassolini rosati. Ogni regione ha la sua variante. Si possono aromatizzare con qualche goccia di limone o con cannella, sciolti nell’acqua calda prima di aggiungere lo zucchero, o può essere aggiunto in cottura qualche goccia di alchèrmes per rendere le mandorle glassate ancora più rosa. Un’altra variante prevede l’inserimento di caco amaro in polvere per renderle meno dolci.

Una piccola curiosità. in passato questi dolcetti venivano chiamati “addormenta suocera” perché si portavano in dono alle suocere che, data la bontà del regalo, erano impegnate a mangiarle una dopo l’altra tenendosi così impegnate. 

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Mandorle Filippo Cea, le migliori

Ottime da gustare e perfette in cucina: sono le mandorle Filippo Cea, le migliori.

La cultivar Filippo Cea è la più nota cultivar di mandorle, soprattutto in puglia, famosa per la sua dolcezza e per le superlative note aromatiche. Proprio per queste ragioni è la più richiesta nella preparazione di latte di mandorla e alta pasticceria.

Diversi studi condotti dall’Istituto Sperimentale Agronomico di Bari ne hanno comprovato le caratteristiche organolettiche e nutrizionali. L’elevato contenuto di acido oleico e acido linoleico, infatti, ricoprono un fondamentale ruolo nell’alimentazione umana. Inoltre, la presenza di grassi all’interno del frutto non arreca danno alcuno alla massa corporea. Anzi, sono risultate fondamentali in un percorso nutrizionale di dimagrimento, come attestato dal The Journal of Clinical Nutrition. 20 mandorle al giorno, infatti, sono il miglior metodo per ridurre il senso di fame e aumentare il proprio benessere.

GUSTO INIMITABILE

La mandorle Filippo Cea si distingue per il suo sapore pieno e dal gusto ben ricco ma bilanciato. L’utilizzo di queste mandorle made in puglia è davvero vasto in cucina.
Possono essere consumate al naturale o come ingrediente nelle ricette più originali degli chef. Dalla confetteria alla pasticceria, nella gelateria come nella gastronomia, ma anche nella cosmesi e nel settore delle bevande, la mandorla esprime sempre il suo carattere. Grazie alla versatilità di questo prezioso frutto, è possibile gustare le nostre mandorle in differenti modi: al naturale sgusciate o pelate o nella versione un po’ più wild, rompendo il guscio. È possibile gustarne anche la versione ben più elaborata, ovvero tostate salate con olio extra vergine di oliva e sale marino di Puglia, oppure ancora pralinate, ovvero ricoperte da zucchero croccante.

Introdurre la mandorla Filippo Cea nella propria alimentazione è fondamentale, poiché costituisce un importante alleato nelle diete bilanciate.
È definita, infatti, un SUPERALIMENTO grazie al profilo nutrizionale.

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