Taralli: come si fanno e qual è la loro storia?

Taralli: come si fanno e qual è la loro storia?
Taralli: come si fanno e qual è la loro storia?

I taralli pugliesi sono uno degli snack più amati della tradizione italiana, apprezzati per la loro semplicità e croccantezza. Ma vi siete mai chiesti come si fanno i taralli? In questo articolo, le cui informazioni Taralli pugliesi: la storia e la ricetta per farli a casa”, vi raccontiamo tutto: dalle origini storiche alla ricetta originale, passando per curiosità e consigli per prepararli a casa.

La storia dei taralli pugliesi

Le origini dei taralli risalgono al XV secolo, in un periodo segnato da una grave carestia in Puglia. Secondo la leggenda, una madre per sfamare i propri figli utilizzò gli ingredienti più semplici disponibili nella dispensa: farina, olio extravergine d’oliva, vino bianco e sale. Da quel momento, questi piccoli anelli di pasta cotta al forno diventarono un alimento indispensabile per le famiglie pugliesi.

Il nome “tarallo” ha diverse ipotesi etimologiche: c’è chi lo collega al latino torrere (abbrustolire) e chi lo associa al greco daratos (pane). Qualunque sia l’origine linguistica, una cosa è certa: i taralli rappresentano la capacità della cultura pugliese di trasformare l’essenziale in qualcosa di unico e versatile.

Come si fanno i taralli?

Fare i taralli a casa è più semplice di quanto si pensi, ma richiede attenzione ai dettagli per ottenere la consistenza e il sapore autentici. Ecco la ricetta tradizionale tratta dall’articolo pubblicato su La Cucina Italiana intitolato “Taralli pugliesi: la storia e la ricetta per farli a casa”. 

Ingredienti:

  • 1 kg di semola rimacinata di grano duro
  • 350 g di vino bianco
  • 350 g di olio extravergine d’oliva
  • 20 g di sale
  • 25 g di semi di finocchio selvatico

Procedimento:

  1. Preparazione dell’impasto
    In una ciotola, emulsionare il vino bianco, l’olio e il sale. In una seconda ciotola, unire la farina e i semi di finocchio tritati. Versare lentamente l’emulsione nei secchi e impastare fino a ottenere una massa uniforme.

  2. Formare i taralli
    Dopo aver lasciato riposare l’impasto per circa 10 minuti, prendere piccole porzioni di pasta e lavorarle con le dita per formare dei “serpentelli” di circa mezzo centimetro di diametro. Dare loro la forma caratteristica a cerchio.

  3. La bollitura
    Portare a ebollizione 3 litri d’acqua in una pentola capiente. Immergere i taralli, pochi per volta, e attendere che vengano a galla. A questo punto, scolateli e adagiateli su un canovaccio per farli asciugare.

  4. La cottura in forno
    Una volta asciutti (dopo almeno 2-3 ore, o meglio ancora una notte), disporre i taralli su una teglia e cuocerli in forno preriscaldato a 200°C per circa 20-40 minuti, fino a doratura.

Il risultato? Taralli croccanti e saporiti, perfetti da gustare in ogni momento della giornata.

Perché i taralli sono così speciali?

I taralli pugliesi sono un prodotto intriso di storia e tradizione. Nel corso dei secoli, sono passati dall’essere un alimento di sussistenza a un simbolo della cultura enogastronomica pugliese.

Oggi, i taralli sono apprezzati in tutto il mondo e si trovano in tantissime varianti: al finocchio, al peperoncino, alla cipolla, al grano arso, e persino in versioni dolci, glassate o al cioccolato. La loro versatilità li rende perfetti per ogni occasione: come aperitivo, per spezzare la fame o per accompagnare un calice di vino.

I segreti per fare i taralli perfetti

Se volete ottenere taralli impeccabili, ecco alcuni consigli utili:

  • Utilizzate ingredienti di qualità, in particolare un buon olio extravergine d’oliva e un vino bianco di qualità.
  • Non fate l’impasto troppo spesso: i taralli devono essere sottili per garantire una cottura uniforme.
  • Asciugate bene i taralli dopo la bollitura per ottenere una croccantezza perfetta.
  • Conservateli in un contenitore ermetico per mantenerli freschi più a lungo.

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