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Perché le conserve artigianali di pomodoro sono più buone?

Le conserve artigianali di pomodoro racchiudono un piccolo mondo antico fatto di gesti e tradizioni che oggi vengono mantenuti nel tempo grazie ad un nuovo saper fare che coniuga passato e futuro.

POMODORO: PROFUMO INCONFONDILE

C’è un profumo che non possiamo dimenticare: è quello della passata di pomodoro e delle conserve di pomodoro realizzate in casa durante l’estate dalle nostre nonne in Puglia. Una vera e propria chiamata a raccolta che impegnava tutte le braccia presenti in famiglia, dalle più grandi alle più piccole. Per ognuno di noi c’era un compito e nonostante la sveglia all’alba ed il calore del sole estivo sulla pelle, un senso di appagamento sensoriale pervadeva il nostro corpo. Il profumo intenso, dolce e acidulo insieme del pomodoro, lavato e cotto ed infine passato, era ed è un placebo.

ARTIGIANALE, SANO, BUONO

Questo fermo immagine olfattivo è stato il banco di prova del nostro lavoro. Volevamo ricreare la stessa atmosfera nel momento esatto in cui si apre uno dei nostri barattoli in vetro: avere in pochi secondi uno spaccato di Puglia, con il profumo del suo mare e l’odore della terra arsa dal sole. Ecco perché noi di Donna Francesca lavoriamo i pomodori con cura e precisione artigianale, rispettando la stagionalità delle materie prime. Questo ci permette di mantenere intatta la fragranza del pomodoro fresco, conservando il sapore autentico. Ci premeva inoltre offrire un prodotto sano, privo di conservanti, addensanti e correttore di acidità. Per noi, bontà e qualità devono sempre andare di pari passo.

ACQUA SALMASTRA

Nella passata di pomodoro e nelle conserve artigianali di pomodoro non c’è altro che non sia il frutto. I pomodori vengono irrigati con acqua salmastra per avere il giusto grado di sapidità al palato evitando qualsiasi altra aggiunta di sale.

BUONI PERCHE’ AUTENTICI

Può essere un pomodoro “autentico” ? Per noi di Donna Francesca…si! I nostri pomodori sono freschi, maturi e 100% italiani, o meglio pugliesi. Oblunghi, tondi e ciliegini, i pomodori vengono selezionati con la massima attenzione. Dopo la raccolta, vengono privati del peduncolo tramite operazioni manuali, e in poche subito lavorati.

Lavati con acqua corrente vengono sbollentati e passati, o adagiati in vasi chiusi con tappi ermetici di metallo; infine pastorizzati e raffreddati a temperatura ambiente. Questi processi portano i pomodori a nuova vita. La tradizionale passata, il ciliegino in salsa e al naturale, il pelato sono prodotti che conservano intatte le caratteristiche organolettiche tipiche: il colore, l’aroma e il gusto caratteristici del frutto da cui proviene. 

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Come si usa la crema di mandorle?

Come si usa la crema di mandorle? La risposta è semplice: sul pane, sui dolci e se volete coccolarvi potete affondare il dito nel vasetto! 

Le creme spalmabili alle mandorle sono il risultato di due anni di lavoro intenso. Per raggiungere la perfezione abbiamo “assaggiato” per voi mille combinazioni e alla fine il risultato è eccezionale! La Pasta e la Crema di mandorle sono lo snack ideale per sportivi e per golosi. Grazie ad una materia prima di alta qualità, 100% italiana e dalle importanti proprietà neutraceutiche, sono ricche di proteine, fibre e vitamine. Senza grassi aggiunti e senza emulsionanti e conservanti. Finalmente possiamo gustare creme sane senza rinunciare alla golosità. Insomma sono un’ottima fonte di energia!

LA CREMA DI MANDORLE 

La crema di mandorle spalmabile al cacao è perfetta per chi ha voglia di golosità. Contiene il 60% delle migliori mandorle e sono proprio loro, insieme al finissimo cacao, a creare un sapore avvolgente.

CHE SAPORE HA LA CREMA DI MANDORLE?

Non ci crederete ma al primo assaggio olfatto e palato vengono conquistati dalla delicatezza degli oli della mandorla, esaltati dalla sua tostatura che si mescolano con i sentori tropicali del cacao e le sue note seducenti. I suoi ingredienti sono solo zucchero di canna, latte scremato in polvere e finissimo cacao in polvere. Il suo sapore ricorda molto una famosa crema di nocciole e per questo è molto amata anche dai bambini. In poche parole: è il peccato di gola perfetto!

COME UTILIZZARE LA CREMA DI MANDORLE

Questa crema è perfetta per la colazione. Da provare spalmata sul pane, su una fetta biscottata, sulle crepes. E’ ideale per farcire biscotti, crostate, pancackes, torte, dolci e per variegare gelati. Deliziosa da gustare con il cucchiaio. 

LA PASTA DI MANDORLE

La pasta 100% mandorle è l’ideale per spuntini proteici e abbinamenti salati. E’ creata solo con mandorle italiane, tostate e lavorate finemente fino a diventare una pasta dalla consistenza cremosa. Questo è possibile perché le mandorle contiengono olio in maniera naturale e questo grasso vegetale permette alla crema di addensarsi e di risultare vellutata.

CHE SAPORE HA LA PASTA DI MANDORLE?

Il suo gusto è molto particolare: è delicato grazie proprio alla presenza degli oli della mandorla, che vengono esaltati dalla sua tostatura  regalando sentori di caffé, orzo e frutta secca.

COME UTILIZZARE LA PASTA DI MANDORLE

La pasta di mandorle è molto versatile in cucina perché il suo utilizzo spazia in abbinamenti che vanno dal dolce al salato. Infatti, oltre ad essere un ingrediente meraviglioso per farcire dolci e biscotti,  preparare la pasta reale e gelati artigianali, si distingue in maniera netta come elemento essenziale per la preparazione di pesti ed hummus di legumi. Trova ottimo impiego nella panificazione e nella preparazione di lievitati, come pizze e focacce. Inoltre si   abbina alla perfezione a pomodori secchi, olio o yogurt. E’ la base per la preparazione di salse per il condimento di insalate, carni e pesce.

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Quale pomodoro per la pizza in teglia?

Dalla consistenza morbida ma croccante sul fondo, la pizza in teglia è la più amata del momento.  Ma qual è il pomodoro più indicato per realizzarla? Dipende dai gusti e da quanto si vuole osservare la tradizione. Solo una cosa è importante: il pomodoro deve essere dolce, con il giusto grado di acidità e dal profumo freschissimo! Per fare questo noi di Donna Francesca lavoriamo i pomodori a poche ore della raccolta riuscendo così a preservare tutto il profumo ed il sapore unico dell’estate pugliese. 

LA PIZZA IN TEGLIA

La pizza in teglia è una ricetta tipica della cucina laziale, molto amata in Italia e all’estero. Molti trovano la sua origine nella pizza nel padellino o “pizzetta tonda” abruzzese  diffondendosi poi fra gli anni’80 e ’90 fra i pizzaioli romani. Si distingue per la forma rettangolare, data proprio dalla teglia dove viene cotta, e la fragranza della pasta, due caratteristiche che l’hanno resa un’icona dello Street Food tanto che le è stato dedicato anche un programma televisivo condotto da Gabriele Bonci, il re della pizza in teglia. Altra caratteristica è data dall’impasto con alveolatura molto ampia e dalla consistenza molto morbida. Il grado di idratazione è importante, basti pensare che la percentuale di acqua rispetto alla farina è dell’80%. E’ proprio questo il suo segreto! Una volta cotta diventa così friabile e altamente digeribile. La doppia lievitazione è una parte fondamentale della sua buona riuscita. La prima lievitazione richiede un mino di 24/72 ore e deve avvenire a basse temperature. Dopo questa prima lievitazione si passa allo staglio: la massa di pasta viene suddivisa in panetti di forma ovale e si procede poi alla seconda lievitazione. 

IL CONDIMENTO

Dopo una stesura che richiede ottima manualità, ecco arrivato il momento del condimento! E’ molto importante che gli ingredienti  siano di ottima qualità e 100% italiani come i nostri pomodori e conserve artigianali. Questa pizza è famosa per la fantasia dei gusti proposti.

LA PASSATA DI POMODORO E IL POMODORO PELATO

La base della guarnizione della pizza in teglia è la passata di pomodoro. Questa deve essere dolce, corposa e vellutata con il giusto grado di sapidità, ecco perché noi di Donna Francesca irrighiamo i pomodori con acqua salmastra. Sulla stesura della passata di pomodoro sulla pizza c’è una vera e propria filosofia: c’è chi preferisce uno strato sottile e chi invece ama abbondare. Noi la preferiamo abbondante perché dà quel tocco di golosità in più e la rende unica anche solo con la mozzarella! Dopo questa preparazione si può scatenare la fantasia con tanti tipi di ingredienti: funghi, salame, rucola, pomodori freschi, wurstel, bufala, origano. Una vera chicca sono i filetti di pomodoro pelato sulla passata o, per un tocco di originalità, frullare i pelati per ottenere un condimento dal sapore fresco e originale.

E ora…Scatenatevi e realizzate i vostri peccati di gola!

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I benefici dell’olio extravergine di oliva

I benefici dell’olio extravergine di oliva sono innumerevoli tanto da renderlo un vero e proprio elisir per la salute. Ingrediente principe della Dieta Mediterranea, è uno fra i grassi vegetali più noti ed è il più sano. In cucina possiamo utilizzarlo ovunque, sulla pasta o su pesce e carne, il segreto è quello di utilizzarlo a crudo.

I BENEFICI PER IL NOSTRO CORPO

Partiamo da un argomento che ci sta molto a cuore: i polifenoli.

I polifenoli sono dei potentissimi antiossidanti presenti nell’olio extravergine di oliva. La cultivar che presenta il maggior numero di polifenoli è proprio la Coratina, molto coltivata in Puglia e dalla quale anche noi di Donna Francesca creiamo un olio extravergine di oliva dedicato con la Classic Line e con il fruttato intenso di Sartoria Agricola. E” proprio la presenza di questa maggiore quantità a creare quel gusto unico di questo olio extravergine dal gusto intenso in cui predomina una nota di amaro e piccante. I polifenoli proteggono le cellule dai danni causati dai  radicali liberi e sono molto utili alla protezione delle membrane cellulari ed alla prevenzione di tumori e, secondo uno studio spagnolo, della pressione alta.

A questo si aggiunge l’abbondante presenza di grassi monoinsaturi, omega 3 e omega 6, che è molto utile alla prevenzione di disturbi cardiovascolari. L’olio extravergine di oliva è inoltre povero di grassi saturi, che possono al contrario aumentare questo genere di rischi, oltre ad essere direttamente collegati all’aumento dei livelli di colesterolo nel sangue.

UN AIUTO PER IL DIABETE

Secondo uno uno studio della Sapienza di Roma, l’oleuropeina, uno dei principali componenti dell’olio evo ridurre i livelli di glucosio dopo il pasto.   L’olio extravergine d’oliva contribuisce alla produzione d’insulina grazie ai suoi acidi grassi. 

PER UNA PELLE PERFETTA

L’olio extravergine di oliva comporta anche benefici estetici se applicato direttamente sul corpo, o suoi capelli, come una maschera o come un impacco, primo fra tutti è in grado di rendere la pelle più forte, nutrita e idrata.

QUANTO MANGIARNE AL GIORNO?

Come abbiamo visto l’olio extravergine di oliva ha numerosi elementi utili al benessere del nostro organismo. Ma quali sono le giuste quantità da assumere? Sicuramente per una dieta sana c’è bisogno di equilibrio considerando che 100 grammi di olio extravergine apportano 884 calorie. Secondo il dott. Cesare Berra, Responsabile dell’Unità Operativa di Diabetologia di Humanitas, Il contenuto di olio nella dieta può variare a seconda delle esigenze della persona e normalmente si consigliano dai 10 ai 30 grammi di olio al giorno pari a 2-6 cucchiaini.

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Quale pomodoro usare per il sugo?

Quale pomodoro usare per il sugo? Pomodori pelati, ciliegini o passata. Il bello dei nostri pomodori è che stanno sempre bene con tutto! Quando l’estate sta per arrivare non possiamo fare a meno di pensare a loro: i pomodori. Dolci, corposi, sugosi…sono l’emblema dei piatti italiani. Ma come creare il sugo di pomodoro perfetto? Noi di Donna Francesca ci abbiamo pensato subito realizzando una linea di conserve di pomodori 100% italiani dal sapore indimenticabile. 

I POMODORI E LE CONSERVE ARTIGIANALI DI DONNA FRANCESCA

Le conserve a base di pomodoro perfette per il sugo realizzate da noi di Donna Francesca si sposano perfettamente ai piatti tipici della cucina italiana come primi o pizza gourmet. Le conserve sono realizzate con una lavorazione artigianale che custodisce i suoi segreti e sapori del mondo rurale pugliese. La passata e i ciliegini sono realizzati solo con pomodori 100% italiani, o meglio pugliesi, rispettando un principio di materia prima a Kilometro Zero. I pomodori vengono irrigati con acqua salmastra, il che conferisce al pomodoro una sapidità del tutto particolare. 

Oblunghi, tondi e ciliegini, i pomodori vengono raccolti integri e ben maturi e lavorati subito per conservare “sottovetro” il profumo ed il sapore unico dell’estate di Puglia. Dopo la raccolta, i pomodori vengono privati del peduncolo manualmente. Vengono lavati con acqua corrente, sbollentati e passati, o adagiati in vasi chiusi con tappi ermetici di metallo. Infine sono pastorizzati e raffreddati a temperatura ambiente. Questi processi portano i pomodori a nuova vita. La tradizionale passata, il ciliegino in salsa e al naturale, il pelato sono prodotti che conservano intatte le caratteristiche organolettiche tipiche, grazie alla lavorazione attenta. L’assenza totale di conservanti e di aromi consentono la degustazione di un prodotto dal sapore autentico e fresco.

L’ESSENZA DELL’ESTATE PUGLIESE IN VETRO

Il bello dei nostri pomodori è che una volta cotti e conservati sotto vetro  consentono di riassaporare quei sapori e quei profumi tipicamente estivi della Puglia per tutto l’anno. Ma c’è soprattutto una conserva che più delle altre ci riporta immediatamente alla bella stagione e ai ricordi legati all’infanzia e alle proprie tradizioni familiari: la passata di pomodoro, la regina delle conserve casalinghe. E noi la prepariamo proprio così, come faceva la nonna, ma più in grande! La nostra passata è perfetta per condire una pizza, per preparare un classico piatto di pasta al sugo ma anche ricette più originali. 

LE MIGLIORI RICETTE CON LA PASSATA E LE CONSERVE DI POMODORO

Ecco secondo noi quali sono le migliori ricette con la passata di pomodoro. Rimanendo nell’ambito della tradizione italiana e del “purismo”  abbiamo realizzato un video su come preparare la classica Pappa al Pomodoro.

SPAGHETTI AL POMODORO DI CARLO CRACCO

La semplicità degli “Spaghetti al pomodoro” di Carlo Cracco che potete vedere qui tratto da Italia Squisita ci insegna quanto la qualità degli ingredienti sia fondamentale per avere un piatto strepitoso anche con ingredienti essenziali. Perfetti per realizzarla i nostri ciliegini in salsa.

PASTA AL SUGO DI PESCE SPADA DI BENEDETTA ROSSI

La pasta al sugo di pesce spada di Benedetta Rossi è un primo piatto buonissimo e veloce da preparare, adatto a pranzi e cenette a due ma anche da realizzare per tutta la famiglia. Perfetto per la realizzazione i nostri pomodori pelati a mano

FOCACCIA PUGLIESE AI POMODORINI DI SALE&PEPE

La ricetta della focaccia pugliese ai pomodorini di Sale&Pepe è vera delizia. I nostri ciliegini al naturale donano a questa focaccia di patate leggermente salata u tocco di dolcezza unico.

 

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Le mandorle nella dieta

Sai che le mandorle aiutano a perdere peso e riducono il senso della fame? Sembra un miracolo ma è tutto vero! Scopriamo insieme perché e come inserirle nella dieta.

SEMPRE A PORTATA DI MANO

Le mandorle, pelate o sgusciate,  non devono mai mancare in una condizione di dieta e in una situazione di alimentazione corretta, sana ed equilibrata, questo perchè nel momento in dobbiamo ridurre le calorie per perdere peso, non dobbiamo dimenticare  di soddisfare le esigenze fisiologiche dell’organismo e gli aspetti psicologici con  l’appagamento dei sensi. In questo scenario è imprescindibile l’introduzione di frutta secca come le mandorle italiane

PERFETTE IN OGNI MOMENTO

Puoi portarle ovunque con te: in borsa o nello zaino, puoi mangiarle come spuntino mentre lavori al pc o aggiungerle ad una insalata. Le mandorle sono semi oleosi che posseggono una strepitosa miniera di principi nutritivi che diventano per l’organismo una scorta di energia e benefici. Ricche di vitamine e di sali minerali, hanno un’ottima presenza di proteine vegetali e fibre che contribuiscono a regolarizzare l’attività intestinale. Nonostante l’alto valore energetico, le mandorle sono un vero toccasana nella dieta. La quantità consigliata dai nutrizionisti è di 30 grammi di mandorle, circa dieci semi, da mangiare preferibilmente ad inizio giornata, come a colazione, o tra i pasti principali come snack spezzafame. 

RIDUCONO IL SENSO DI FAME

Il bello delle mandorle è che basta mangiarne qualcuna per essere già subito sazi. Questa meravigliosa condizione è data dall’alto contenuto di proteine e fibre che riduce il desiderio di mangiare.  Il loro consumo, inoltre, aumenta il metabolismo quindi il loro inserimento in una dieta può favorire la perdita di peso. Inoltre è ormai comprovato che le mandorle riattivare e stabilizzare il metabolismo grazie al loro contenuto di calcio grassi omega 3. Oltre a questo, sono ormai molti gli studi scientifici che concordano sul fatto che  i benefici delle mandorle sul nostro corpo sono vastissimi perché la presenza di antiossidanti protegge le cellule dal danno ossidativo.

PERFETTE PER CHI SOFFRE DI GLICEMIA ALTA

Le mandorle sono perfette anche per chi soffre di glicemia alta, le mandorle sono lo snack spezza fame più indicato. Secondo uno studio condotto da esperti della Harvard T.H.Chan School of Public Health di Boston  che ha esaminato i dati relativi all’alimentazione di 16.217 persone prima e dopo la diagnosi di diabete, un diabetico che ogni settimana assume cinque porzioni da 28 grammi di frutta secca (100-125 grammi) può vedere ridotto il proprio rischio cardiovascolare del 17 %. 

SOLO MANDORLE DI ALTA QUALITA’

Date le innumerevoli proprietà nutrizionali di questa frutta secca, noi di Donna Francesca cerchiamo di preservare al meglio questi preziosi semi a partire dalla pianta. I mandorli infatti sono curati direttamente da noi presso i nostri campi a Mariotto, caratteristica città nei pressi di Bari. I mandorleti sono situati sulle Murge, immersi in un bellissimo paesaggio naturalistico. Le mandorle italiane di Donna Francesca sono della varietà Filippo Cea, cultivar tipica della regione Puglia. Sono lavorate a mano e a bassa temperatura per preservare anche il loro sapore particolare, burroso ed elegante, e non contengono conservati e additivi. 

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Le cinque migliori ricette con il cotto di ciliegie

Le cinque migliori ricette con il cotto di ciliegie

Con il mese di Maggio sono in arrivo le fresche e succose ciliegie. Le ciliegie sono dei frutti fantastici. Nonostante siano un frutto dolce, hanno un basso contenuto calorico e glicemico e una ottima presenza di vitamine, acqua e proteine. Noi di Donna Francesca le amiamo in particolar modo tanto che abbiamo creato un prodotto ad hoc per esaltare la loro superba bontà: è il cotto di ciliegie.

COSA E’ IL COTTO DI CILIEGIE

Il cotto di ciliegie è un condimento a base di sola frutta ed è prodotto artigianalmente da ciliegie 100% italiane. Non contiene zuccheri ed è privo di qualsiasi conservante, addensanti o coloranti. Questo condimento molto originale si ottiene dalla cottura delle ciliegie fresche a fuoco lento mescolando continuamente. Questo permette l’evaporazione dei liquidi vegetali e la concentrazione degli zuccheri.  Il suo sapore intenso, con finale dolce con percezione acida pronunciata, lo rende il condimento ideale non solo per i dolci, yogurt e gelati ma anche per insalate, verdure crude, salumi, cacciagione, carne di maiale, foie gras, salmone, polpo, ricotta, formaggi freschi.

UN INGREDIENTE VERSATILE

Il  sapore particolare del cotto di ciliegie, amabile ed elegante al palato, lo rende un ingrediente versatile in cucina come in pasticceria. E’ in grado di arricchire qualsiasi piatto e rende le ricette molto più veloci e facili. Ne abbiamo selezionate alcune, dalla colazione al dolce,  che potrete riporre e rivisitare a casa molto facilmente.

UNA PRIMA COLAZIONE UNICA CON IL PAN BRIOCHE ALLE CILIEGIE DI SALE E PEPE

Una buona colazione cambia l’umore della giornata. Il pan brioche con ciliegie proposto da Sale e Pepe è perfetto da consumare appena svegli per sentirsi scattanti ed evitare i cali di energia.  “Il pan brioche con le ciliegie è una ricetta semplice al gusto di ciliegie per una colazione dolce e diversa“… anche per noi di Donna Francesca è importante partire con una buona dose di endorfine! Se non avete a disposizione le ciliegie fresche possiamo sostituire con il cotto di ciliegie in base alla quantità desiderata.
Ecco qui la ricetta:

Ingredienti per 4 persone: 150 grammi zucchero , 600 grammi ciliegia snocciolata da sostituire con il cotto di ciliegie Donna Francesca, 4 fette pan brioche, 200 grammi robiola, 1 cucchiaio miele millefiori.

Tostate 4 fette di pan brioche nel grill del forno e, in attesa, amalgama in una ciotola 200 g di robiola con un cucchiaio di miele millefiori. Una volta tostato il pan brioche spalmalo con la crema di formaggio e miele e versaci sopra un cucchiaio del composto di ciliegie. Per realizzare il composto di ciliegie è necessario cuocere in una casseruola per circa 10 minuti un dl di acqua con 150 g di zucchero mescolando sempre e aggiungendo successivamente 600 g di ciliegie snocciolate. Fai cuocere il tutto per altri 20 minuti e poi lascia che si raffreddi. Per ovviare e snellire questo passaggio si può semplicemente dosare la quantità di cotto di ciliegie che si desidera. Mangiate il pan brioche con le ciliegie subito in modo da gustare il contrasto tra la croccantezza del pane e la morbida crema di formaggio e ciliegie.

IL RISOTTO ALLE CILIEGIE E RASPADURA DELLO CHEF SERGIO BARZETTI

Abbiamo già detto che le ciliegie sono magnifiche con il formaggio? Assolutamente da provare è la ricetta del risotto alle ciliegie con raspadura di Sergio Barzetti che abbiamo scoperto su Ultime Notizie Flash. Questa originale ricetta proposta alla Prova del Cuoco, è una proposta molto originale. Anche qui le ciliegie possono essere sostituite dal cotto per facilitare le operazioni e rendere il sapore del piatto ancora più intenso. 

Ingredienti

350 gr di riso carnaroli, 300 gr di ciliegie o cotto di ciliegie Donna Francesca, mezzo bicchiere di lambrusco rosso, 300 g rdi raspdadura lodigiana, 60 gr di grana, 100 gr di burro, 20 gr di culatello, limone, alloro, sale.

Per la preparazione: denoccioliamo le ciliegie. Nella pentola sciogliamo gran parte del burro. Aggiungiamo il culatello a pezzettini. Tostiamo il riso. Sfumiamo con il lambrusco. Aggiungiamo poi l’acqua a copertura già bollita con le foglie di alloro. Aggiungiamo anche delle ciliegie e portiamo a cottura. Frulliamo il resto delle ciliegie con un po’ di acqua di cottura e grana. Versiamo questo sugo nel pentolino e portiamo a ebollizione. Tagliamo a scaglie sottili la raspadura. Aggiungiamo un po’ di sughetto nel riso ormai cotto. Uniamo anche poche ciliegie fresche. Mantechiamo con una noce di burro e una goccia di limone. Completiamo con la raspadura.

In questo contesto possiamo procedere con la ricetta originale ed aggiungere il nostro condimento per guarnire oppure eliminare il procedimento della cottura delle ciliegie ed inserirlo dopo la fase della tostatura del riso, a voi la scelta!

IL ROMBO AL FORNO CON CILIEGIE E DAIKON DE LA CUCINA ITALIANA

Avreste mai pensato che le ciliegie stanno bene anche con il pesce? Abbiamo trovato molto interessante la ricetta de La Cucina Italiana del “rombo al forno con ciliegie e daikon“.

Il procedimento è molto semplice: “tagliate a rocchetti i gambi di lemon grass, dividete il daikon a tocchetti. Eviscerate il rombo, rifilate i bordi delle pinne dorsali e ventrali ed eliminate la parte terminale della coda o pinna caudale. Potete chiedere al pescivendolo di farlo per voi. Accomodatelo su una placca foderata di carta da forno con la pelle scura verso l’alto, ungetelo di olio, profumatelo con qualche rametto di timo e un paio di spicchi di aglio con la buccia. Unite le ciliegie snocciolate, il lemon grass e i tocchetti di daikon. Spolverizzate con sale grosso, ungete ancora con poco olio e infornate a 180 °C nel forno ventilato per 30-35’. Sfornate e servite.” 
In questo caso oltre a qualche ciliegia da unire al pesce, come proposto dalla ricetta, possiamo rendere questo piatto ancora più gustoso con qualche goccia di cotto.

FILETTO ALLE CILIEGIE DI BENEDETTA PARODI

prendete appunti, perché chi ama i secondi di carne non potrà rinunciare al Filetto alle ciliegie e ciliegie brinate di Benedetta Parodi. La ricetta è squisita e l’effetto coreografico è assicurato. Potrete ripetere la ricetta seguendo direttamente il suo video.

Ecco gli ingredienti: 4 medaglioni di filetto di manzo, 600 gr di ciliegie, 1 scalogno, 1 cucchiaio di senape, Marsala qb, 1 bicchiere di vino rosso,  rosmarino, olio, sale. Per le ciliegie brinate: ciliegie, 2 albumi, zucchero. 

Procedimento: tritate lo scalogno, rosolatelo con un po’ di olio, aggiungere le ciliegie snocciolate e cuocere dolcemente. In un’altra padella unta di olio rosolare i filetti di manzo 2 minuti per lato. Quindi sfumare le ciliegie con il vino e il marsala, unire la senape e il rosmarino e cuocere per altri 5-6 minuti. Aggiungere la carne, lasciarla insaporire nella composta di ciliegie per un paio di minuti e servire ben caldo. Per le ciliegie brinate: Sbattere gli albumi, passarvi le ciliegie e poi ripassarle nello zucchero.

Quest’ultimo processo può essere sostituito dal cotto di ciliegie e condire il filetto con qualche goccia proprio come se fosse un aceto balsamico.

CHEESECAKE ALLE CILIEGIE DI BENEDETTA ROSSI

Chiudiamo in bellezza il nostro excursus di ricette con la fresca e golosa Cheesecake alle Ciliegie di Benedetta Rossi.

Si prepara davvero in pochi e semplici gesti e piacerà davvero a tutti! La ricetta originale arriva direttamente dal suo sito e potete consultarla qui.

Questo dolce così fresco prevede pochissimi ingredienti cime formaggio fresco spalmabile, biscotti, zucchero, panna e naturalmente ciliegie.  Per rendere ancor più golosa questa versione vi consigliamo di utilizzare il cotto di ciliegie come salsa, il risultato è una vera bomba!  
Ingredienti per la base: 200 g biscotti secchi, 100 g burro fuso. Ingredienti per la crema al formaggio: 500 g formaggio fresco spalmabile, 150 g zucchero a velo, 250 ml panna fresca non zuccherata, 10 g gelatina in fogli, 1 cucchiaino estratto di vaniglia. Per la salsa di ciliegie: 400 g ciliegie (peso da denocciolate), 150 g zucchero, succo di mezzo limone 2 g gelatina in fogli.

Ecco il procedimento descritto da Benedetta nella sua ricetta: iniziate preparando la base della cheesecake. Mettete i biscotti sbriciolati in una ciotola capiente e versate sopra il burro fuso. Mescolate i biscotti con il burro fino ad ottenere un composto sabbioso e ben amalgamato. Trasferite il composto di biscotti in una teglia a cerniera (la mia ha un diametro di 20 cm) rivestita sia sul fondo che ai lati con della carta forno. Per compattare meglio la base, dapprima usate le mani, poi proseguite aiutandovi con un batticarne. Pronta la base trasferitela in frigo giusto il tempo di preparare la crema al formaggio spalmabile. In un pentolino versate 50 ml. di panna e aggiungete la gelatina in fogli che avrete ammollato in precedenza per 10 minuti in acqua fredda. Mettete il pentolino sul fuoco a fiamma dolce fino a far sciogliere completamente la gelatina. Mettete in una ciotola capiente il formaggio fresco cremoso. Aggiungete adesso lo zucchero a velo e l’estratto di vaniglia, quindi cominciate a lavorare tutti gli ingredienti aiutandovi con uno sbattitore elettrico per un paio di minuti. Versate adesso la gelatina sciolta nel composto di formaggio e mescolate nuovamente con lo sbattitore per un altro paio di minuti. Incorporate adesso poco alla volta i restanti 200 ml. di panna al composto di formaggio, sempre mescolando con lo sbattitore elettrico. Lavorate fino ad ottenere un composto corposo, morbido e leggermente spumoso. Ecco la crema di formaggio pronta!Trasferite la crema di formaggio sulla base preparata in precedenza, livellandola per bene con il retro di un cucchiaio. Mettete la cheesecake a rassodare in frigo per almeno 5 – 6 ore.Prepariamo adesso la salsa alle ciliegie che guarnirà la cheesecake. Mettete in una casseruola capiente le ciliegie pulite e denocciolate, aggiungendo anche lo zucchero ed il succo di mezzo limone.

Per preparare la salsa di ciliegie potete velocizzare il passaggio usando il cotto di ciliegie come salsa per condire, ideale anche per una bavarese, oppure realizzarla come indicato nella ricetta. In questo caso: cuocete a fiamma vivace le ciliegie per una decina di minuti. Trascorso il tempo di cottura spegnete il fuoco e aggiungete la gelatina in fogli precedentemente ammollata in acqua fredda, quindi date una mescolata fino a farla disciogliere completamente. Fate intiepidire la salsa a temperatura ambiente.Ecco la salsa alle ciliegie pronta.

Trascorso il tempo di riposo in frigo, sformate la cheesecake e rimuovete con delicatezza la carta forno, quindi guarnitela versando sopra la salsa di ciliegie. Ecco la cheesecake alle ciliegie servita in tavola! 

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Olio Extravergine di Oliva di Puglia

L’olio extravergine di oliva di Puglia ha una storia secolare e caratterizza fortemente la vita socio culturale di questa regione. L’olivo è infatti una pianta dalle origini antichissime che con i suoi tronchi statuari  ha connotato il paesaggio pugliese. Secondo diversi studi si ipotizza che la coltivazione dell’ulivo fu introdotta dai Fenici e dai Greci e in seguito furono i monaci benedettini ad estenderne la coltivazione. Il sapore della cucina tradizionale di Puglia è fortemente condizionato dall’uso di questo ingrediente tanto da diventare un vero e proprio simbolo identitario non solo pugliese ma anche “italiano” con la sua Dieta Mediterranea, un vero e proprio patrimonio riconosciuto anche dall’Unesco.

LE STRADE DELL’OLIO DI PUGLIA

Il ruolo dell’olio extravergine di oliva in Puglia è talmente forte che tradizione che esistono “Le strade dell’olio” , un vero e proprio itinerario turistico che attraversa tutta la Puglia. Lungo questi percorsi  è possibile incontrare gli oleifici aperti al pubblico, le aziende agrituristiche, i musei, i laborati artigianali ed altro. 

Le strade istituite dell’ente regionale per l’olio sono otto. In Terra di Bari e provincia, la zona in cui si trova la nostra azienda, è stata istituita e denominata la Strada dell’Olio “Terra d’Ulivi” in un percorso che comprende non solo un itinerario oleograstonomico ma anche turistico con i capolavori del romanico -pugliese. A questa zona particolare corrisponde una certificazione Dop, ossia  denominazione di origine protetta. Tale certificazione è il marchio di qualità per eccellenza e viene attribuito ad un prodotto alimentare le cui caratteristiche produttive e qualitative sono strettamente legate al territorio di provenienza. In particolare, l’olio di oliva “Terra di Bari Dop” è un olio extravergine di oliva prodotto nella Provincia di Bari ed ottenuto da diverse varietà di olive tra le quali la Coratina, la Cima di Bitonto, la Cima di Mola, il Leccino e l’Ogliarola barese. Infatti, anche i nostri olio extravergine di oliva Sartoria Agricola, vengono realizzati con alcune di queste cultivar come la Coratina e l’Ogliarola.

LE CULTIVAR AUTOCTONE

Le cultivar autoctone dell’olio extravergine di oliva di Puglia sono numerose. In particolare sono 21 quelle più coltivate e diffuse sul territorio. Ognuna di esse ha numerose caratteristiche uniche ed inconfondibili alcune delle più coltivate sono:

Coratina: famosa per il suo sapore intenso con retrogusto amaro e piccante dato dall’altissimo numero di polifenoli, questa varietà è coltivata soprattutto nella provincia di Bari e nella provincia di Barletta- Andria- Trani.    

Ogliarola barese: la si trova principalmente nella zona di Bari. L’olio extravergine che ne deriva ha un sapore pieno ma egualmente delicato, arricchito da un retrogusto fruttato con un profumo intenso. 

• Ogliarola Garganica: la si trova sulla penisola montuosa del Gargano, nella capitanata e nella provincia di Foggia. Il suo olio è delicato e aromatizzato, tendenzialmente piccante.

• Ogliarola Leccese: coltivata soprattutto nella zona della provincia di Lecce si caratterizza per il gusto fruttato medio.

• Peranzana: la storia di questa cultivar è molto particolare poiché pare che la sua provenienza sia francese, in particolare dalla Provenza, da cui il nome.  Coltivata soprattuto nella zona di Foggia, si caratterizza per il sapore equilibrato e mediamente fruttato. 

• Cellina di Nardò:  è una delle cultivar più diffuse della zona del Salento. L’extravergine che oli che si ottiene è un fruttato leggero dal gusto molto delicato e dolce. 

Accanto alle cultivar dedicate alla realizzazione di olio extravergine di oliva di Puglia abbiamo anche le varietà i cui frutti sono destinati alla tavola. Tra queste la più famosa è la Bella di Cerignola, un tipo di varietà molto diffuso nelle campagne di questa città nei pressi di Foggia caratterizzato da un tipo di oliva molto grande, sodo e saporito. 

SARTORIA AGRICOLA: SINTESI DELL’OLIO EXTRAVERGINE DI PUGLIA

Perchè Sartoria Agricola è la sintesi dell’olio extravergine di Puglia? Il suo sistema, unico al mondo, permette a ciascun cliente di avere un olio extravergine di oliva costruito secondo le proprie indicazioni di gusto. Ogni nostro extravergine viene realizzato solo ed esclusivamente con olive pugliesi, raccolte al giusto grado di maturazione e attentamente selezionate prima della molitura. L’estrazione a freddo inoltre garantisce la realizzazione di un prodotto dalla qualità eccellenti. 

La personalizzazione avviene grazie alla competenza ed alla professionalità del nostro personale che pone al centro del proprio lavoro le tue esigenze, per renderti unico.  Grazie alla nostra selezione di 32 oli extravergini di oliva provenienti da 7 cultivar dalle caratteristiche sensoriali differenti, e grazie ad un accurato sistema di bilanciamento, riusciamo a preparare migliaia di ricette diverse. Potrai scegliere l’intensità da un valore pari a 1 fino a 5 del fruttato, dell’amaro e del piccante per poi finire con i sentori di erba tagliata, mandorla, cicoria e pomodoro.

COME ACQUISTARE L’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA DI PUGLIA

Non è sempre possibile acquistare l’olio direttamente in frantoio ecco perchè noi di Donna Francesca abbiamo messo a disposizione un e-commerce molto fornito dove è possibile acquistare tutti i nostri prodotti. Nel nostro shop potrai acquistare olio extravergine di oliva di Puglia online in qualunque momento del giorno e della notte con un notevole risparmio di tempo grazie alla consegna a domicilio. 

 

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Quale mandorla scegliere?

SCEGLI LA MANDORLA ITALIANA 

Quale mandorla scegliere. Per noi di Donna Francesca la risposta è certa: mandorla italiana! Pugliese ancora meglio! L’acquisto di un prodotto italiano dovrebbe infatti essere garante di qualità. Si pensi infatti alle mandorle importante dall’estero, come quelle cilene, brasiliane o californiane, dove molto spesso sono presenti le aflatossine, delle micotossine prodotte da specie fungine altamente tossiche e  ritenute essere tra le sostanze più cancerogene esistenti.  

SOLO MANDORLE DI QUALITA’

Quale mandorla scegliere è un’opzione dettata da parametri qualitativi. La qualità di una mandorla è definita non solo dal gusto, ma anche dalla sua composizione chimica. Quest’ultima è influenzata dalla varietà, dalle condizioni pedo-climatiche del luogo di coltivazione, dalle tecniche colturali e dall’irrigazione.  Molto importanti sono le condizioni di conservazione del frutto, come l’assenza di insetti e le modalità di conservazione, come umidità, temperatura di stoccaggio o l’eventuale utilizzo di atmosfera controllata o modificata. 

LE MANDORLE ITALIANE

Nel mondo se ne contano più di 400, tutte diverse tra loro per forma e per sapore. Il Mediterraneo ed in particolare l’Italia, sono molto famosi per la coltivazione delle mandorle. Si pensi che solo nel nostro Paese esistono più di 100 varietà catalogate,  ciascuna con odori e sapori diversi in relazione all’ambiente in cui sono state coltivate. La coltivazione dei mandorli in Italia è rilevante, infatti il Bel Pese occupa il nono posto a livello mondiale, con una produzione di 10.000 tonnellate annue.  La mandorla italiana piace. E’ gradita agli italiani ed è gradita all’estero. Le cultivar di alta qualità come la Filippo Cea, coltivata proprio da noi di Donna Francesca, e le altre varietà come la Pizzuta, la Fascionello, la Romana, la Genco, la Tuono, la De Vito soddisfano le esigenze del mercato non solo per la loro bontà ma soprattutto per le loro qualità nutrizionali. Quale mandorla scegliere, è l’interrogativo che trova risposta anche nel profilo organolettico e nelle qualità nutraceutiche della varietà.

LA MANDORLA PUGLIESE

La Puglia è famosa per le sue campagne popolate da mandorleti ed i loro caratteristici fiori primaverili. Il mandorlo in Puglia cresce benissimo, adattandosi anche nelle zone più aride.  I terreni pugliesi adibiti a questo tipo di coltivazione ammontano a circa 29 mila ettari, circa il 30% della produzione nazionale.

Una delle località più floride è proprio quella in cui si trovano i mandorleti di Donna Francesca, Mariotto, nella zona di Toritto, a confine tra la Murgia e l’alta Murgia.

Le cultivar pugliesi più famose sono: la “Filippo Cea”“Genco” e “Tuono”. In particolare la varietà Filippo Cea, nota in tutto il mondo per gusto e caratteristiche nutritive, si distingue per il sapore pieno e il gusto bilanciato, per il suo intenso flavour di caseina con un finale elegante seguito da una notevole persistenza in bocca. 

La tradizionalità del prodotto è riconosciuta anche dal MIPAAF che l’ha accolta nel suo elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali come Mandorla di Toritto.

Oltre all’eccezionale profilo organolettico, questa mandorla è stata riconosciuta unica nel suo genere in vari studi condotti dall’Istituto sperimentale agronomico di Bari, per l’elevato contenuto in acidi grassi, in particolare il 74% in acido oleico e quasi il 19% in acido linoleico, entrambi importanti per contrastare l’aumento della concentrazione ematica del colesterolo. Inoltre rappresenta un’ottima fonte di tocoferolo, molecola ad azione antiossidante che ostacola l’invecchiamento.

La mandorla Filippo Cea è molto versatile nei suoi usi in cucina.  Può essere consumata al naturale o come ingrediente nelle ricette più originali degli chef. Molto usata in pasticceria e nella confetteria ma anche in ricette salate, esprime sempre il suo carattere. Grazie alla versatilità di questo prezioso frutto è possibile gustare le nostre mandorle in vari modi: crude, al naturale sgusciate o pelate.   Molto particolari sono le versioni “golose”, come le tostate salate con olio extra vergine di oliva e sale marino di Puglia, e pralinate, ricoperte da zucchero croccante.

LE MANDORLE SICILIANE

Si distinguono per la loro alta qualità anche le mandorle siciliane. La più nota in tutto il mondo è la mandorla d’Avola coltivata nella zona di Siracusa, in particolare sono diffuse nell’area della Val di Noto con epicentro in Avola. 

È tutelata da un Consorzio e in attesa di Igp da Bruxelles.  La mandorla di Avola comprende 3 cultivar principali: la Pizzuta, la Fascionello e la Romana. Le mandorle siciliane sono famose per il loro utilizzo nella pasticceria italiana e per la tradizione dolciaria siciliana come il Marzapane, la frutta martorana  la cassata.

 

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Come riconoscere il vero olio extravergine di oliva?

Come riconoscere un buon olio extravergine di oliva?

Riconoscere un buon olio extravergine di oliva è possibile anche per i non addetti ai lavori. Grazie ai sensi possiamo valutare tre aspetti principali: quello visivo, colore e il corpo, quello olfattivo e il gusto, grazie al quale andiamo a valutare i sapori aromatici e i retrogusti. 

Perché è importante sapere cosa si mangia?

L’olio extravergine di oliva è sempre presente nelle case degli italiani da secoli ed è ormai un ingrediente sempre più diffuso in tutte le cucine del mondo. Come per ogni ingrediente bisogna scegliere il migliore. Infatti non tutti gli oli sono uguali e non è raro trovare presso negozi di quartiere e supermercati prodotti scadenti o contraffatti. Per questo motivo il consumatore può “difendersi” con dei semplici accorgimenti.

La prova olfattiva 

L’olfatto è un senso molto potente e difficilmente sbaglia.  Provare è molto semplice, basta versare due cucchiai di olio in un bicchiere piccolo, coprire con una mano l’apertura del bicchiere e mettere l’altra sotto, alla base del bicchiere ruotandolo leggermente come se dovessimo “riscaldarlo”. A questo punto, portando il bicchiere al naso, l’olio extravergine di oliva dovrebbe sprigionare tutte le sue fragranze. Un buon olio evo emana sentori di fruttato, erba tagliata, carciofo, mandorla e mela verde. Invece qualora l’olio non fosse di qualità emanerà odori sgradevoli come  di rancido o un sentore di aceto sono indice di difetti.

La prova gustativa

Al sapore non si comanda. Per gustare e riconoscere un olio extravergine di oliva di qualità si ricorre a una tecnica chiamata strippaggio. La posizione della bocca è fondamentale e bisogna prepararsi prima dell’assaggio. Tenete i denti serrati e immettete nella bocca una piccola quantità di olio attraverso i denti e contemporaneamente ispirate. Questa tecnica, che permette di vaporizzare il liquido al palato, permette di percepire l’essenza del sapore. Non ci credereste mai ma le caratteristiche di un extravergine di eccellenza sono l’amaro e il piccante. Questi sapori sono infatti dovuti alla presenza  di polifenoli e tocoferoli. la loro presenza è infatti indice di un olio fresco, ottenuto da olive giunte al giusto grado di maturazione. 

Il prezzo è lo specchio della qualità

Se siamo di fronte ad uno scaffale e non possiamo eseguire nessuna prova sensoriale ciò che ci può guidare nell’immediato è sicuramente il prezzo. Il costo infatti indica immediatamente la qualità di cosa stiamo per acquistare. Bisogna ipotizzare che un buon extravergine ha un prezzo non inferiore di  6/7 euro al litro. Un costo giustificato dal lungo lavoro che si cela dietro una bottiglia di olio che va dalla coltivazione dell’ulivo, alla molitura fino all’etichettatura. 
Morale della favola: diffidate da oli dal prezzo esageratamente basso, potreste comprare un prodotto ottenuto da olive scadenti o addirittura trattate chimicamente per correggere aroma e sapore.

Sull’etichetta c’è tutto!

Leggere l’etichetta è un passaggio fondamentale che ogni consumatore deve essere in grado di fare. In quei pochi minuti infatti potete reperire informazioni basilari come l’anno di produzione, la provenienza delle olive, dove vengono molite, e dove è stato imbottigliato l’olio. Una dicitura fondamentale è il 100% italiano. L’olio deve essere prodotto in Italia ed estratto da olive coltivate nello stesso territorio. Altra dicitura fondamentale è “spremitura o estrazione a freddo”. Questa frase indica che  la temperatura durante la frangitura non ha superato i 27 gradi, secondo quanto stabilito dalla Comunità Europea. Le alte  temperature infatti portando ad un processo di ossidazione e fanno perdere  delle proprietà organolettiche. 

Mettetevi alla prova

Ora potete mettervi alla prova. Noi di Donna Francesca abbiamo creato la possibilità di personalizzare al massimo l’olio extravergine di oliva in base ai propri gusti grazie a Sartoria Agricola. Segui la nostra procedura guidata che  semplificherà la scelta tra le 22.422 ricette disponibili. Sceglierete l’olio extravergine di oliva Sartoria Agricola che più esalterà le vostre ricette e preparazioni in cucina.

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