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Olio su misura: alla scoperta della nuova frontiera dell’extravergine

Olio su misura: alla scoperta della nuova frontiera dell’extravergine

L’olio extravergine è un toccasana per la salute, cardine della dieta mediterranea, indispensabile per insaporire le pietanze e per esaltarne il gusto. La domanda è sempre la stessa: Quale olio extravergine comprare?  Da sempre le nostre scelte ricadono su fattori che influenzano l’acquisto sulla base della conoscenza che abbiamo di questo importante alimento.

Il gusto

Ogni olio extravergine ha le sue caratteristiche organolettiche. L’intensità dell’amaro, del piccante e dei profumi sono elementi variabili del prodotto. I sapori ed i profumi, che le olive donano all’olio extravergine, sono dettati:

Da caratteristiche naturali:

  • Dalla varietà (cultivar), dalle zone in cui sono coltivate, dal livello di maturazione.

Dalla lavorazione:

  • Tempo che intercorre dalla raccolta alla molitura, tecnologia di estrazione (esclusivamente di tipo meccanico a freddo), igiene durante il processo, tempi, velocità, temperature di stoccaggio, assenza di elementi che aumentano l’ossidazione ed il deterioramento.

La provenienza geografica

L’Italia è il Paese degli uliveti e delle olive. Da nord a sud, dalle Alpi agli Appennini, luogo che vai, oliva che trovi.  La Puglia con i suoi 430 km si spinge dall’entroterra, ricco di altopiani, fino al mare, offrendo le più ampie condizioni pedoclimatiche che la rendono la regione più importante nella produzione di olio extravergine di oliva. L’olio pugliese è una garanzia di diversificazione sensoriale.

Il prezzo

Gli scaffali sono pieni di Oli extravergini di oliva i cui prezzi variano sulla base delle annate (più o meno produttive), dei sistemi di raccolta delle olive, delle tecniche di molitura e sulla percentuale di resa (rapporto olio extravergine prodotto su quintale di olive).

VESTIRSI PARTENDO DAL CAPPELLO?

Nessuno di noi sceglierebbe come vestirsi partendo dalla scelta del cappello! Vi sembrerà strano, ma è quello che invece succede in cucina. Scegliete l’olio extravergine sulla base delle vostre preferenze e volete che “conviva amorevolmente” con quello che avete in mente di cucinare. 

Alt! Fermi tutti!

Fino ad oggi l’aiuto è arrivato dalle proposte che i frantoi hanno ideato per voi:

Oli extravergini monocultivar (monovarietali);

Oli extravergini multivarietali (blend);

Siamo sicuri che sia sufficiente? La nostra risposta è no!

MONOCULTIVAR O MULTICULTIVAR, QUESTO “ERA” IL DILEMMA

Olio extravergine di coratina, ogliarola, peranzana, cima di melfi, leccino, picholine. L’Italia è il paese al mondo che vanta il maggior numero di cultivar di olive (n.538 cultivar – pubblicazione FAO del 1998). La comunità degli esperti di olio extravergine e dei gourmand si è da sempre confrontata su queste due “scuole” di pensiero:

Olio extravergine monocultivar: Olio extravergine ottenuto dalla molitura di una singola varietà di olive. Rappresenta le peculiarità della cultivar usata, legata alle caratteristiche del territorio ed alla sua lavorazione.

Olio extravergine multicultivar (blend): Olio extravergine ottenuto dal blend di oli extravergini di due o più varietà di olive. 

Se fatto bene, permette di ottenere risultati non raggiungibili negli oli monovarietali, come variegatura ed ampiezza di profumi e sapori.

Partendo da questi capisaldi della filosofia oleica, ci siamo interrogati sul seguente argomento:

posso avere un olio su misura, che abbia le caratteristiche che reputo adatte alle mie pietanze? Posso averne più di uno?

La risposta è si.

OLIO SU MISURA. NUOVA FRONTIERA DELLA CUCINA

La Sartoria Agricola, è il progetto ideato da DONNA FRANCESCA  per offrire una soluzione tailor made alle vostre esigenze. Come in una vera sartoria, una volta prese “le misure”, grazie all’abilità del mastro oleario diventato “sarto oleario”, si producono blend su misura per ogni cliente.

Avere il proprio olio su misura è la vera rivoluzione in cucina.

Vista la complessità organizzativa che richiede la Sartoria Agricola, il progetto è stato “collaudato” su una nicchia di importanti chef francesi per 6 mesi. Il risultato è stato al di sopra delle aspettative. Ora il progetto è a disposizione di tutti i clienti, per offrire la soluzione ad un bisogno che non era mai stato soddisfatto.

SARTORIA AGRICOLA. IL PERCHÉ

Il perché di questo progetto è palesato nella missione aziendale di Piero e Francesca.  In un mercato che ostenta originalità ed esclusività dei prodotti, l’azienda è stata sempre fermamente convinta che il criterio di unicità appartenga alle persone. Tutti noi siamo speciali ed unici, a distinguerci ci sono nomi, valori, passioni, culture, religioni, esperienze e visioni. Spesso ce lo dimentichiamo.  Il prodotto non sarà mai “esclusivo” e “speciale” se lo stesso non “vestirà” su misura le aspettative del cliente.

“Sartoria Agricola nasce per unire la nostra idea
del “fatto a mano” alla prospettiva di “fatto solo per te”.

Piero Palmieri

OLIO SU MISURA. IL COME

Solo una produzione in filiera cortissima, permette di monitorare tutti i processi produttivi di un olio extravergine su misura. 100 ettari di uliveti pugliesi sono coltivati da 5 generazioni con cura ed attenzione. Grazie all’innovazione delle tecniche colturali, i processi di coltivazione e raccolta sono monitorati costantemente per avere olive di altissima qualità. La molitura nel frantoio di famiglia, permette la trasformazione delle olive in olio extravergine pugliese a poche ore dalla raccolta. La tecnologia è un elemento fondamentale messo a disposizione del personale qualificato, per ottenere olio extravergine di oliva di qualità superiore mediante l’estrazione con soli procedimenti meccanici.

Tutti gli oli extravergini, prodotti giornalmente, vengono assaggiati e destinati in silos di acciaio, avendo cura di organizzare lo stoccaggio sulla base delle caratteristiche sensoriali prevalenti di ciascuno di essi. Si avranno quindi silos con oli “amari”, silos con oli “piccanti”, silos con oli dai sentori erbacei pronunciati… e così via.

Quando il cliente, mediante la compilazione di una semplicissima check-list elettronica, delinea i sapori e sentori ricercati, entra in gioco il Sarto Oleario. Attraverso il sistema “Sartoria Agricola” si procede con il blending degli oli necessari per ottenere l’olio su misura. Un codice ricetta permetterà di ripetere la ricetta in maniera esclusiva per il cliente tutte le volte che esso vorrà. 

A completare la personalizzazione, ci sono le Collections.  Il design inconsueto e le decorazioni originalissime rendono il prodotto apprezzabile anche nella forma. Le collezioni si ispirano alle stagioni come la “Spring Collection” con le sue decorazioni floreali primaverili, oppure alle emozioni come la “Sensation Collection”, trovano spazio anche collezioni limitate come la “Christmas Collection” per adornare le tavole nei giorni di festa. A completare il tutto c’è l’etichetta personalizzata riportante il nome del cliente ed il numero di ricetta.

SARTORIA AGRICOLA. QUANDO

Extravergine su misura tutto l’anno!  Non esistono stagioni per avere il proprio olio extravergine su misura. Le insalate primaverili, le grigliate estive, le zuppe autunnali e le minestre invernali avranno un olio extravergine italiano su misura sempre a disposizione.

ADATTARE LA CUCINA AI CONDIMENTI? PREISTORIA CULINARIA

La cura e la ricerca nella cucina contemporanea, non può non tenere conto del vantaggio che un olio extravergine su misura può offrire. Il dibattito tra monocultivar e blend è ormai desueto.

“Sguardo al futuro con piedi saldi nel passato”

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Mandorle pugliesi sgusciate:
mangiarle migliora le prestazioni nello sport. Scopri perché

Mangiare mandorle pugliesi sgusciate o mandorle italiane quando si fa attività sportiva fornisce all’organismo la giusta carica di energia senza appesantirsi. In questo periodo purtroppo siamo stati fermi, ma in fase 2 attualmente è possibile uscire per fare finalmente attività fisica.

Chi fa sport in maniera agonistica sa bene quanto sia importante affrontare l’attività fisica con la giusta carica di energia. L’attività sportiva è tanto appagante quanto stancante e logorante. Per questo quando si pratica il proprio sport preferito bisogna fare in modo che l’organismo disponga di tutte le risorse necessarie.

Ecco perché bisogna dare al proprio corpo la giusta carica di energie quando si ha in programma di allenarsi. Appesantirsi non è mai opportuno. Allo stesso tempo, però, bisogna garantire all’organismo il giusto apporto di nutrienti per non affaticarsi e rischiare infortuni.

La scelta migliore è concedersi uno snack sano e nutriente. Mangiare mandorle sgusciate può essere la soluzione giusta. Infatti, uno studio di una università americana ci spiega il perché.

Mangiare mandorle pugliesi sgusciate migliora le prestazioni

Chi è attento all’alimentazione sa bene che la frutta secca, ed in particolare le mandorle, sono un ottimo “spezzafame”. Sono ricche, infatti, di nutrienti preziosi e vantano numerose proprietà benefiche. Tra queste vi sono anche quelle di fornire un ottimo supporto all’organismo quando ci si dedica ad attività di fatica.

Questo perché sono, innanzitutto, ricche di magnesio che contribuisce a ridurre la stanchezza. Vantano, inoltre, un elevato contenuto di riboflavina (B2) e sono una fonte di niacina (B3), tiamina (B1) e folato (B9), tutti elementi che contribuiscono al metabolismo energetico. Mangiare mandorle in giusta quantità, inoltre, consente di fare uno spuntino delizioso mantenendosi in forma. Una manciata di mandorle sgusciate, infatti, che corrisponde a circa 23 mandorle o 28 grammi, fornisce soltanto 160 calorie. A fronte di un apporto di 6 grammi di proteine vegetali energetiche.

Uno snack ideale, insomma, per chi pratica sport. Una razione da 23 mandorle, inoltre, fornisce al corpo ben il 60% della dose giornaliera raccomandata di vitamina E che aiuta a proteggere le cellule dallo stress ossidativo causato da fattori ambientali come i raggi solari UV che, peraltro, in quota sono ancora più intensi e vengono riflessi dalla neve. Le mandorle, inoltre, sono davvero comode per chi fa sport perché possono essere facilmente portate con sé in una bustina , in modo da avere una manciata di energia sempre a portata di mano.

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Mandorle italiane. I 5 motivi per preferirle

Mandorle italiane e mandorle pugliesi. Perché sono così famose nel mondo? Tra la frutta secca la mandorla è quella  più consumata e non solo perché sono buonissime! I motivi sono tanti ma ve ne elenchiamo qui solo alcuni. Le mandorle italiane sono  ricercatissime in tutto il mondo grazie alla loro sapore e alle loro caratteristiche nutrizionali. Le mandorle italiane vengono prodotte in tante regioni ma si può dire che la maggior parte della produzione nazionale italiana è legata territorialmente alla Puglia e alla Sicilia.

All’estero e in Italia il consumo delle mandorle è raddoppiato. Secondo le stime di Coldiretti su dati Ismea ogni anno  mangiamo circa 3 chili a testa di frutta secca e tra questi le mandorle sono considerate un super food, un concentrato di benessere e salute dato da un mix di nutrienti, antiossidanti, vitamine, fibre, minerali e acidi grassi essenziali che conferiscono un beneficio per la salute.

I 5 MOTIVI DELLA LORO BONTA’

1.NON VENGONO TRATTATE CHIMICAMENTE NELLA FASE DI CONSERVAZIONE

Le mandorle non sono tutte uguali. Ogni regione ha la sua cultivar. In particolare le mandorle pugliesi sono note per la mandorla Filippo Cea, varietà coltivata anche da noi nei nostri mandorleti. La mandorla pugliese Filippo Cea è una delle più famose e buone mandorle italiane. In particolare la nostra mandorla pugliese Filippo Cea è croccante si distingue per il suo gusto elegante e burroso. E’ nota per l’uso uso in pasticceria grazie alle eccellenti qualità organolettiche. Chi conosce le nostre mandorle sa che sono una garanzia di genuinità: sono prive di sostanze tossiche e non vengono trattate chimicamente dalla raccolta fino all’ impacchettamento

 2. PERCHE’ PREFERIRE LE MANDORLE ITALIANE A QUELLE STRANIERE

Le mandorle sono un orgoglio italiano. Esistono tante mandorle che arrivano dall’estero, come quelle californiane e spagnole, ma nessuna si avvicina alle Mandorle italiane. In particolare quelle  californiane sono note per la loro grandezza e per la grande resa sui campi. Questo è dovuto ad una intensa irrigazione, che ne smorza il sapore, e porta al rischio di una maggiore esposizione di contaminazione da funghi e allo sviluppo di aflatossine. Le aflatossine sono micotossine altamente tossiche e sono ritenute tra le sostanze più cancerogene esistenti. Il nostro consiglio è perciò quello di acquistare mandorle prodotte in Italia, meglio se sono mandorle Pugliesi

3. VERSATILI IN CUCINA

Le mandorle sono uno degli ingredienti più usati nelle cucine del Mediterraneo. Sono un ottimo snack spezza fame e si prestano a ricette dolci e salate ma sopratutto si prestano a realizzare ricette per celiaci perché prive di glutine. Inoltre dalle mandorle si può ricavare il latte di mandorla e la farina di mandorla, molto utilizzati nella cucina come alternative al latte vaccino e alla farina di cereali.

Siete curiosi di sapere come mangiare le mandorle?

Se amate il sapore naturale della mandorla, vi consigliamo le mandorle pugliesi sgusciate. La pellicina che la ricopre è ricca di fibre e antiossidanti  e ne caratterizza il sapore con la sua aromaticità.   Le mandorle pugliesi pelate sono gustosissime. Noi di Donna Francesca eliminiamo la pellicina a mano per mantenere il frutto salubre e integro. E’ vero che si perdono un pò di fibre ma se non vi piace quel retrogusto leggermente amarognolo, le mandorle pelate sono l’ideale!

Voglia di salato? Le mandorle pugliesi tostate salate sono imbattibili. Regine degli aperitivi, sono croccanti e saporite. Noi di Donna Francesca, dopo averle perlate a mano le tostiamo in forno con olio extravergine di oliva Sartoria Agricola e sale marino di Puglia.

Quando quel languorino si fa sentire e non potete rinunciare ecco le mandorle pralinate, ricoperte da un velo croccante di zucchero. Noi le realizziamo a mano ed il suo tipico colore rosa è il nostro segreto della nostra ricetta! 😉  Se siete in cerca di snack alternativi ed avete tempo di realizzarli in casa vi consigliamo di acquistare i pack di mandorle da un kilo per realizzare in casa il latte di mandorla, ovvero mandorle frullate e diluite in acqua, un ottimo tipo di latte vegetale anche per l’assenza di zuccheri, oppure la farina di mandorla, utilizzata per biscotti e torte.

4. IDEALI DOPO LO SPORT

Abbiamo già detto che le mandorle sono un’ottima fonte di fibre e grassi sani ma anche di proteine. Considerate che una mandorla contiene 0,25 grammi di proteine, mangiandone 10 al giorno avremo circa 2,5 grammi di proteine. Questo le rende ideali sia come alimento per una dieta vegetariana ma anche come spuntino leggero pre e post workout. Quando si pratica il proprio sport preferito bisogna fare in modo che l’organismo disponga di tutte le risorse necessarie. In particolare prima dell’allenamento, le mandorle riescono a dare al corpo quell’energia indispensabile durante lo sforzo. Mentre dopo l’allenamento, quando arriva quel senso di fame sono ottimali perché donano un senso di sazietà immediato con poche calorie.

5. UNA MINIERA DI SALUTE

Le mandorle italiane, ed in particolare pugliesi, sono straordinario concentrato di micronutrienti e grassi salutari e per questo sono consigliate in tutte le diete antitumorali e preventive. Sono una miniera di vitamine, in particolare vitamina E, di antiossidanti, di minerali come il potassio, il magnesio e il fosforo, preziosi nei momenti di maggiore stress psicofisico. Grazie alla presenza di grassi «buoni» Omega 3possono essere consumate anche da chi soffre di colesterolo cattivo, anzi tendono a controllarlo, prevenendo le malattie cardiovascolari. Aiutano ad integrare ferro, calcio e magnesio e aiutano ad evitare l’osteoporosi.

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Mandorle perché mangiarle?

Mandorle perché mangiarle? E soprattutto quando?

E’ ormai una notizia consolidata. Le mandorle fanno benissimo al nostro corpo. Che tu sia a dieta per dimagrire o che segua un’alimentazione sana, sempre più spesso vengono inserite all’interno di un “regime” equilibrato. Non vi nascondiamo che anche il nostro nutrizionista di fiducia lo ha inserito nei nostri programmi. E’ stato lui tesso a spiegarci che mangiando un massimo di 30 gr al giorno di mandorle con una certa costanza la nostra salute ne giova in quanto incameriamo vitamine e sali minerali utili al nostro organismo.

MANDORLE E DIETA

Questa è la dose maggiormente consigliata perché 30 gr di questi semi oleosi corrispondono a circa 160 calorie. Le mandorle, come tutta la frutta secca, sono un alimento calorico, che trasmette molta energia. Tuttavia dobbiamo anche dire che, secondo i più recenti studi, il nostro corpo ne assorbe solo il 10-15% perché parte del grasso è inaccessibile agli enzimi digestivi.

MANDORLE QUANDO E COME MANGIARLE?

Mandorle perché mangiarle? Sapevate che mangiare qualche mandorla ogni giorno può aiutare a ridurre il consumo di carboidrati e quindi a perdere peso? Le mandorle riescono a calmare il senso di fame, grazie all’alto contenuto di proteine e fibre, regolano il metabolismo e aiutano a bruciare i grassi. Grazie al loro sapore delicato e dolce sono ideali a colazione, provate a metterle nello yogurt!  Oppure mischiatele al muesli. Sono il massimo come spuntino di metà giornata o dopo la palestra.

A noi piacciono moltissimo sia le mandorle pelate che le mandorle sgusciate. Anzi è ben noto che la famosa “pellicina” delle mandorle sia ricca di fibre. Le ricette salutistiche a cui si prestano sono tantissime, a cominciare dal latte di mandorle. Lo avete mai assaggiato? E’ una valida alternativa al latte di mucca. Potete realizzare biscotti con mandorle tritate senza zucchero oppure usare la granella per guarnire dolci a base di mele.

LE MANDORLE SONO SENZA GLUTINE

Le mandorle sono l’alimento ideale per chi ha una dieta senza glutine e anche qui ci si può sbizzarrire in mille ricette. Per chi è celiaco o ha una sensibilità al glutine, sono un ingrediente da avere sempre in dispensa. Infatti, ridotte in farina, sono la base essenziale di moltissimi dolci. La farina di mandorle ha un gusto leggermente dolce e cremoso e sta benissimo con il cioccolato.

E non è finita qui!

Durante un aperitivo, niente focacce e taralli ma bensì mandorle tostate salate. Golosissime saranno apprezzate da tutti! E nell’insalata? le avete mai provate? Aggiungono quella croccantezza che serve per essere soddisfatti. E quando avete voglia di dolce provate voi stessi a fare in casa la granola, è lo snack ideale quando siete seduti alla scrivania e anche dopo lo sport.

LE MANDORLE PERCHE’ FANNO BENE

Buone, ideali nelle ricette anche se si è a dieta ma non dimentichiamoci che le mandorle fanno soprattutto bene! Le mandorle sono una fonte di energia. Aiutano il nostro intestino in quanto contengono proteine vegetali e fibre. Ma non solo…Grazie alla presenza di magnesio aiutano il sistema nervoso in caso di stress o affaticamento, gravidanza, menopausa. La presenza di calcio fa molto bene alle ossa. Le vitamine principali sono la vitamina E, potente antiossidante, la vitamina A, vitamine del gruppo B, beta carotene e luteina.  La presenza di queste vitamine e quella del manganese, fanno si che le mandorle aiutino a mantenere mantenere una pelle più elastica e capelli più forti e brillanti.

LE MANDORLE E LA SALUTE

Le mandorle prevengono le malattie cardiovascolari. Fanno bene al cuore grazie alla presenza dei grassi polinsaturi, sostanze in grado di abbassare i livelli di colesterolo cattivo (LDL) e di trigliceridi nel sangue. La presenza delle fibre, invece facilita la motilità intestinale e dà una mano a combattere episodi di stipsi e stitichezza. Questo perché la buccia ci permette di aumentare la presenza dei prebiotici, elementi necessari allo sviluppo e alla riproduzione dei batteri buoni nell’intestino. Il Calcio contenuto nelle mandorle le rende un alimento ideale per quanti siano affetti da osteoporosi e per il buon mantenimento dei denti. Le mandorle inoltre sono antianemiche. Il contenuto di Ferro presente ne fa un buon alleato in caso di anemia. Amiche nella dieta, indispensabili nelle ricerche, ottime per il corpo. I vantaggi delle mandorle sono tantissimi! Ti lasciamo qui uno schema da scaricare, stampare e portare sempre con te!

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Olio extravergine di oliva o olio di semi?

Olio extravergine di oliva o olio di semi? Questa domanda è al centro dei dubbi di casalinghe e aspiranti chef da generazioni. Camminando con il carrello fra i corridoi del supermercato è facile accorgersi della grande varietà di oli esistenti. Fra olio di semi di girasole, olio di semi di lino, olio di semi di mais e blend vari è molto facile battere in cassa il primo che capita sottomano.

Tuttavia c’è da fare una riflessione più profonda. Perché acquistare olio di semi?

E’ ormai noto che l’olio extravergine di oliva e l’olio di semi si differenziano molto tra loro, in primis per le loro proprietà nutrizionali, ed in secondo luogo, ma non meno importante, per il sapore.

L’olio extravergine di oliva può essere usato in cucina sia per cucinare che a crudo, come condimento o meglio come ingrediente. Tutti i palati possono essere accontentati. L’olio extravergine di oliva presenta infatti una gamma di sapori diversi. Questa ricchezza di gusto è dovuta ad una serie di fattori come la cultivar e le caratteristiche stesse dell’oliva. A tal proposito il progetto Sartoria Agricola di Donna Francesca, grazie ad un servizio unico, offre diversi tipi di fruttato creato sui sentori desiderati.

OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA E SALUTE

L’olio extravergine di oliva è un vero toccasana per la salute. Recentemente la “Food and Drug Administration” lo ha considerato alla stregua di un farmaco grazie al suo ruolo nella prevenzione e nel contrasto di una serie di malattie. Sono la ricca presenza dei polifenoli, preziosi antiossidanti che contribuiscono alla protezione dei lipidi ematici dallo stress ossidativo, e della vitamina E, che protegge le cellule del corpo dal danno ossidativo, a prevenire i radicali liberi. A questi si aggiunge l’acido oleico che ha la proprietà di ridurre il livello del colesterolo cattivo e di alzare il livello del colesterolo buono. A completare il quadro ci sono le proprietà anti infiammatorie degli acidi grassi Omega 3 e l’oleocantale. Sono proprio loro a ridurre i sintomi delle malattie che colpiscono i muscoli e le articolazioni.

E LE CALORIE?

Si può ormai smentire il falso mito dell’olio di semi come “olio leggero”. O meglio, è stato dimostrato che l’olio extravergine di oliva e un qualsiasi olio di semi contengono per 100 ml più o meno le stesse calorie. Tuttavia il sapore intenso e gradevole dell’extravergine permette di condire anche con poche gocce, a differenza dell’olio di semi, il cui sapore non è così incisivo. Questo permetterà non solo di insaporire il vostro piatto con meno condimento, e quindi assumere meno calorie, ma anche di usare meno prodotto generando un risparmio per le vostre tasche.

IL DILEMMA DELLA FRITTURA

A crudo l’extravergine non ha rivali. Ma per la frittura? Qual’è quello che assicura il risultato migliore?

Nella nostra cucina, la frittura è uno dei piatti a cui non è facile rinunciare. Pensate ad una parmigiana con le melanzane non fritte! Perderebbe tutta la sua poesia! Nel contesto attuale, fatto di ricette secolari e di inseguimento del benessere fisico, da qualche decennio si pensa che l’olio di semi sia migliore per friggere rispetto all’olio extravergine di oliva.

Non è così! Il miglior olio per friggere o cucinare è proprio l’olio extravergine di oliva e vi spieghiamo il perché!

La frittura mette a dura prova la stabilità dell’olio. Se riscaldato ad alte temperature, può andare incontro a una ossidazione da cui si formano alcune sostanze nocive. E’ stato dimostrato che l’extravergine di oliva resiste alle alte temperature e non si deteriora durante la cottura perché contiene una quota maggiore di acidi grassi monoinsaturi. Questi grassi “buoni” hanno un alta sopportazione al calore e all’ossidazione. L’olio extravergine di oliva è quindi ideale per la riuscita di una buona frittura e dona un sapore unico!

E l’olio di semi allora?

Gli oli di semi sono ricchi di grassi polinsaturi. Anche questi sono “grassi buoni” ma che a contatto con le alte temperature rilasciano una serie di sostanze nocive per la salute come i perossidi.

COME NASCE L’EXTRAVERGINE E COME NASCE L’OLIO DI SEMI

In questa panoramica c’è da ricordare che l’olio extravergine di oliva nasce da un frutto mentre l’olio di semi…dai semi! E con processi molto differenti tra di loro. L’olio extravergine di oliva infatti nasce dalla molitura di olive selezionate con estrazione meccanica a freddo. Al contrario l’olio di semi viene ricavato con l’utilizzo di solventi chimici ad alte temperature a cui seguono diverse fasi di raffinazione che servono a rendere gli oli vegetali più stabili e ad allungarne la conservazione.

STILE DI VITA

La tendenza ad usare olio extravergine di oliva in cucina è alla base della dieta mediterranea. Questo stile di vita, diventata anche patrimonio dell’UNESCO, è adottato anche all’estero come confermano i dati di esportazione di olio extravergine di oliva italiano nel mondo. Stati Uniti, Germania, Francia, Canada e addirittura Cina, sono pazzi per questo prodotto tutto italiano.

E tu, hai ancora dubbi su che olio usare? Scarica la nostra guida e scopri le differenze!

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Cenone di capodanno. Ricette senza sprechi

Un cenone di Capodanno senza sprechi è possibile. Come? Con ricette gustose e leggere che permetteranno ai vostri ospiti di “spazzolare” tutto il piatto!

Noi di Donna Francesca sappiamo quanto sia difficile organizzare una cena per tante persone. Siamo pugliesi e non si dice mai di no ad un posto in tavola in più! In genere durante i giorni di festa il menù è dedicato alla tradizione regionale. Ma perché non rivisitare quei piatti che in genere consideriamo pesanti?

Dopo una settimana dedicata alle “abbuffate” si potrebbe infatti pensare a delle idee di ricette originali e ad una spesa oculata. Non comprate più del necessario. Basterà un pò di fantasia per portare in tavola piatti originali.

L’antipasto è sempre un grattacapo. Iniziare con salumi e formaggi o con delle tartine? Noi di Donna Francesca vi diremmo…entrambe le cose! Comprate delle piccole friselle, conditele con ricotta di pecora, una fetta di capocollo di Martina Franca. Terminate con delle cime di rapa saltate in padella. Il tocco in più? Una goccia del nostro cotto di fichi!

A tavola ci sono dei bambini? Perché non deliziarli con delle gustose chips vegetali? Potete tagliare a sfoglia carote, zucchine e patate e friggerle. Ovviamente consigliamo di friggere olio extra vergine di oliva. Potete magari scegliere un fruttato leggero che ha un sapore delicato come la nostra Ogliarola. Le chips avranno un sapore irresistibile e andranno a ruba!

Che sia un pranzo o che sia una cena, per noi italiani non può mancare la pasta. Concentriamoci si ricette a “Kilometro zero”. Spaghetti, pomodorino “appeso” e salsiccia. Cosa ne pensate? E’ un piatto che funge da primo e secondo insieme.

I pomodori “appesi” fanno parte del patrimonio culinario di Puglia. E’ un un modo di conservare i pomodori che permette di gustarli anche nei mesi invernali. Vengono raccolti in “grappoli” con un filo per essere poi appesi ad un gancio in un luogo fresco e asciutto. Tuttavia, trovare questi pomodori è sempre più difficile. Se ci tenete ad usarli come ingrediente vi consigliamo una gita nei piccoli borghi. Qui è più facile che questa tradizione sia ancora in uso. In alternativa potete usare dei ciliegini in salsa, come i nostri.

Tra un bicchiere di vino ed una cantata siamo ormai arrivati alla mezzanotte. Le lenticchie sono d’obbligo!  In genere vengono servite con il “cotechino”.

Il famoso insaccato originario del nord Italia arriva quando siamo già a stomaco pieno. Vi proponiamo allora una versione gourmet per trasformare il famigerato piatto in un panino da un solo boccone. Potete comprare, o eventualmente realizzare in casa, dei micro panini al latte di un diametro di 10 cm da farcire come un hamburger. Con le lenticchie potete creare una salsa di base, eventualmente anche speziata o piccante, e inserire una fettina di cotechino che simula la nota polpetta di carne. L’idea in più? Aggiungere dei pomodori secchi per il tocco finale! Siamo sicuri che vi porterà ancora più fortuna!

Ed ora… cartellate per tutti brindando con una bella birra artigianale, come Ficotta! Ideale sui dolci!

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Regali di Natale. Le idee per lui e per lei

Regali di Natale. Come scegliere doni interessanti ed utili per le vostre amiche o per i vostri parenti?

L’arrivo delle feste è il momento in cui si condivide la gioia dello stare insieme, seduti intorno ad una tavola a chiacchierare o scambiandosi regali pensati unicamente per quella persona in particolare. Eppure, a volte, nonostante l’atmosfera briosa che si respira per strada, capita di essere colti dalla frenesia per l’acquisto dei regali.

La mancanza di tempo o di idee può portare ad acquisti avventati. Si corre così il pericolo di andare in contro alla delusione e alla famosa catena di riciclo del dono indesiderato. Come è possibile azzeccare il regalo perfetto nonostante il tram tram della vita quotidiana? Qui interveniamo noi di Donna Francesca con i nostri consigli.

Innanzitutto, per scegliere il regalo perfetto dedicate cinque minuti del vostro tempo ad approfondire la conoscenza della persona a cui è destinato il vostro “pensiero”. Niente di complicato, semplicemente pensate ad alcuni dettagli. Ad esempio, se il vostro più caro amico ha il piacere di invitarvi a cena perché adora cucinare, perché non regalare un accessorio per la cucina? Un tagliere in legno con coltelli per formaggio potrebbe essere un’idea carina. In alternativa dei calici per la degustazione del vino andranno benissimo.

Tuttavia, per gli amici più stretti si gioca su un terreno facile, ma quando il regalo diventa “professionale” ci si può imbattere in dubbi complicati. Per quei colleghi di lavoro che non conosciamo benissimo, sarebbe meglio non andare sul personale. Sicuramente offrire un omaggio utile, come una bottiglia di olio extra vergine di oliva, sarà ben accettato. L’extra vergine di oliva è un ingrediente che non manca mai in nessuna cucina. Avete mai visto la nostra Sartoria Agricola? Scegli il design e l’intensità del sapore ed il gioco è fatto!

Fin qui tutto bene. Ma quando bisogna affrontare il regalo per “lei” c’è da soffermarsi. Se la vostra migliore amica o vostra sorella è molto stressata per la faticosa vita da “donna in carriera”, il miglior regalo potrebbe essere una giornata da trascorre insieme in una spa. Sarà l’occasione per stare insieme e allo stesso tempo godere di un momento di relax. In alternativa regalatele un buono per l’acquisto di cosmetici, di quelli non c’è n’è mai abbastanza!

Ed ora arriviamo al tasto dolente…nonne, zie e suocere! Sono in genere le persone più difficili a cui dedicare un presente. Comprare un maglione implica ore di scelta, il colore dei guanti o del cappello non è quello giusto, il bagnoschiuma all’aloe vera pizzica… e potremmo continuare così all’infinito. Un modo c’è per uscire da questo circolo vizioso. Regalare del cibo.

Il cibo ha un valore imparagonabile. E’ in grado di richiamare alla mente ricordi assopiti. Un sapore particolare o qualcosa che non si mangiava da tempo diventa subito un faro di affetto. E così, della semplice passata di pomodoro potrebbe diventare l’argomento della serata. Chi non ricorda quando i pomodori venivano portati in casa e preparati per essere imbottigliati?Tradizioni antiche perse nel tempo che noi di Donna Francesca ci teniamo a mantenere, La nostra linea di pomodori infatti mantiene intatto il gusto di una volta, grazie alla lavorazione di stampo artigianale. Non vi basta? E allora puntiamo al dolce. Un panettone condito con un ingrediente particolare, come il cotto di ciliegie, potrebbe essere la combinazione giusta per sciogliere la rigidezza di vostra suocera!

Qualunque cosa deciderete di regalare, ricordatevi sempre che il dono più bello è l’affetto, il tempo dedicato a qualcun altro. Quindi mettetevi all’opera e cominciate a scegliere i regali per le persone che amate.

Quelli che vi abbiamo segnalato qui sono solo alcuni suggerimenti. Per altre idee potete iscrivervi qui e scaricare il pdf con la nostra guida ai regali di Natale.

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Mandorle e dieta. Saziano e fanno bene al cuore

Mandorle e dieta sono oggi un connubio solido, un vero e proprio punto fermo in qualsiasi alimentazione equilibrata. Basti pensare che, oltre ad indurre un senso di sazietà, sono un ottimo alimento per proteggere il cuore dalle malattie cardiovascolari. Ma non solo.

Come mai le mandorle conciliano gusto e salute?

Le mandorle contengono vitamina E, A e B. Sono ricche di folato, tiamina,  niacina e riboflavina. Oltre a questi nutrienti includono anche  beta carotene, luteina, ferro, zinco, rame, manganese, fosforo e calcio. Grazie a queste proprietà, alla presenza di calcio, proteggono ossa e denti e contribuiscono a combattere l’osteoporosi. Favoriscono la memoria e sono ottime per la lotta ai radicali liberi. Favoriscono il funzionamento delle difese immunitarie, grazie alle sostanze chimiche presenti nella buccia del frutto, che potenzierebbero l’attività dei globuli bianchi e impedirebbero ai virus di  diffondersi e concorrono alla bellezza di pelle, capelli e unghie. A ciò si aggiunge che aiutano ad abbassare il colesterolo cattivo e i trigliceridi e riducono I rischi di infarto e ictus.

In una dieta equilibrata sono ideali per essere consumate come spuntino durante la mattina o il pomeriggio. Una porzione media di mandorle prevede 4 o 5 mandorle per pausa snack. Questa frutta secca si distingue per essere molto calorica, infatti 100 grammi corrispondono a ben 603 calorie! Il loro rilascio energico è così intenso da poter addirittura sostituire il caffè. Ideali per essere consumate anche a colazione integrandole allo yogurt o a della macedonia di frutta.

Preferite le mandorle sgusciate

In una dieta controllata, le mandorle sgusciate sono da preferire in quanto la ”pellicina” che ricopre il frutto ha importanti caratteristiche nutrizionali infatti contiene più di 20 antiossidanti. La combinazione fra la polpa, ricca di vitamina E, e la pellicina, secondo alcuni studi potenzia l’efficacia nell’assunzione. Inoltre la buccia della mandorla sarebbe efficace anche contro il virus dell’Herpes Simplex, che causerebbe l’herpes labiale.

Photocredit Stefania Lettini

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Mandorle Pralinate. Dolce della tradizione italiana

Le mandorle pralinate pugliesi, chiamate in gergo locale “mandorle atterrate” sono uno snack dolce irresistibile. In generale queste mandorle ricoperte di zucchero sono realizzate in tutta Italia come “addormenta suocera” o “sassi D’Abruzzo”. In genere le mandorle pralinate vengono servite a fine pasto, con il caffè e sono davvero belle da presentare in tavola per il loro colore particolare.

Noi di Donna Francesca prepariamo le mandorle pralinate sono con le nostre mandorle sguciate e zucchero. Esiste in Puglia anche una variante di questa ricetta a base di mandorle tostate e cioccolato fuso. Basta mescolare tutto insieme e poi realizzare dei piccoli mucchietti da lasciar raffreddare all’interno di pirottini di carta bianchi o colorati. Potete vedere il video della ricetta realizzata da noi cliccando qui mandorle e cioccolato.

Prepariamo le mandorle pralinate tutto l’anno ma nella tradizione italiana, soprattutto quella centro-meridionale, queste mandorle vengono preparate durante il periodo che precede le festività natalizie e subito dopo. La ricetta è molto semplice ma ognuno ha i suoi segreti: tempo di cottura, quantità di zucchero…ogni ricetta è differente! Le mandorle vengono cotte nello zucchero fino a farle glassare. Una volta raffreddate diventano più dure, ecco perchè assomigliano a piccolini sassolini rosati. Ogni regione ha la sua variante. Si possono aromatizzare con qualche goccia di limone o con cannella, sciolti nell’acqua calda prima di aggiungere lo zucchero, o può essere aggiunto in cottura qualche goccia di alchèrmes per rendere le mandorle glassate ancora più rosa. Un’altra variante prevede l’inserimento di caco amaro in polvere per renderle meno dolci.

Una piccola curiosità. in passato questi dolcetti venivano chiamati “addormenta suocera” perché si portavano in dono alle suocere che, data la bontà del regalo, erano impegnate a mangiarle una dopo l’altra tenendosi così impegnate. 

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Mandorle in gravidanza. Perché fa bene mangiarle

Mandorle in gravidanza, ecco perché fa bene mangiarle in quantità moderate. Le mandorle, come la frutta secca in genere, sono un ottimo spuntino per spezzare la fame soprattutto quando il senso di sazietà è diverso dalle soliti abitudini come nel caso di una gravidanza. Le mandorle, ed in particolare le mandole Filippo Cea, sono particolarmente consigliate, sempre che non si soffra di allergie specifiche, per il loro contenuti di di calcio e ferro, inoltre il loro gusto delicato non porta nausea. A ciò si aggiungono diverse proprietà dovute alla loro composizione nutritive tra cui quello di infiammazioni intestinali, di migliorare e di fortificare l’intestino.

IDEALI PER LA COLAZIONE

La colazione di una donna in attesa deve essere ricca ma non pesante per affrontare al meglio la giornata. E’ consigliabile inoltre garantire degli alimenti di alta qualità come le mandorle pelate Filippo Cea , ne bastano 4 o 5 al giorno per garantire l’apporto di tutti i nutrienti necessari. Basta dunque aggiungerle a yogurt o muesli con latte per una colazione sana e sfiziosa. 

UNA ALIMENTAZIONE SPECIALE

Durante la gravidanza bisogna far più caso a ciò che si mangia sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Sarebbe utile consumare pasti piccoli e a distanza di poco tempo per non appesantire la digestione ma soprattutto è importante mantenere una dieta varia ed equilibrata. Le mandorle Filippo Cea riesco a garantire alla gestante alcuni micronutrienti fondamentali come calcio, ferro, iodio e Infine sono un’ ottima fonte di proteine, fibre e vitamine. Inoltre, verso gli ultimi mesi della gravidanza serve una maggiore energia necessaria alla crescita fetale. Oltre a queste proprietà nel complesso nel mandorle permettono di ridurre i livelli di colesterolo, di combattere il diabete; è ottimo in caso di stitichezza; di fortificare le ossa; di proteggere l’intestino; di fornire energia.

Photocredit: Stefania Lettini

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